La festa di San Giuliano
"Sono nata a Biot nel 1937, dopo il Fronte Popolare, all'epoca di Léon Blum."
La gioia tipica del dopoguerra animava la festa, che durava diversi giorni, dal venerdì al lunedì. Venivano sempre gli stessi musicisti da Antibes e le stesse persone per montare le tende.
Alla festa paesana, i mercanti vendevano torroni, mentre si organizzavano lotterie, gare di bocce e di pignatta. Mi ricordo di una persona che aveva installato uno stand con un gioco che consisteva nel far cadere una moneta, ma nessuno ci riusciva…
Si iniziava con un aperitivo di benvenuto. C’era anche una processione. Facevamo un’offerta: un ricordo molto piacevole che mi è rimasto della festa.
L’orchestra comprendeva una fisarmonica, una grancassa, un sax soprano… Si poteva fare una passeggiata seguendo i musicisti per le vie del villaggio. Ballavamo e facevamo delle gare di valzer. Sulla piazza, veniva montato un palco per ballare, con un gruppo folcloristico che veniva da Saint-Tropez per rappresentare la cultura provenzale. Il concorso più importante per me era quello di Reginetta di bellezza.