I musei
Rivivi le tradizioni di Biot grazie al Museo della storia e della ceramica che ripercorre la storia del villaggio e della ceramica che lo ha reso celebre, esplora la ricchezza dell'opera del celebre artista Fernand Léger nel Museo nazionale a lui dedicato, partecipa all'avventura del vetro soffiato visitando l'Ecomuseo del Vetro… I musei di Biot ti aprono le loro porte!
Museo della storia e della ceramica di biot
Situato nell’antica cappella dei Penitenti Bianchi, dopo essere stata restaurata, il Museo della Storia e della Ceramica di Biot è stato interamente rinnovato nel 2004. Se il comune è proprietario dei muri, le collezioni presentate sono gestite da un’associazione. Le collezioni sono costituite sia da elementi del patrimonio che ripercorrono la storia del villaggio sin dall’Antichità, sia da esemplari preziosi appartenenti a un periodo in cui l’industria della ceramica era prospera a Biot. Lungo le sale del museo, le giare antiche del XVII secolo si trasformano in oggetti di ceramica decorativi del XX secolo. Al compito di protezione e condivisione del patrimonio antico si affianca un approccio di apertura verso percorsi artistici nuovi che il Museo presenta nelle sue mostre temporanee.
Museo nazionale fernand léger
Progettato dall’architetto André Svetchine, l’edificio che ospita il Museo Nazionale Fernand Léger è costruito su un terreno acquistato dall’artista poco tempo prima della sua morte. Le sue dimensioni monumentali riflettono il valore delle opere che vi sono esposte. Quadri, sculture, disegni, ceramiche, la collezione del museo permette di immergersi nell’opera di Léger e di comprendere le sue radici nei diversi contesti della prima metà del XX secolo. Per approfondire la conoscenza del lavoro di questo artista dell’avanguardia, il museo propone anche mostre temporanee e audioguide.
Ecomuseo del vetro
All’interno della Verrerie de Biot®, l’Ecomuseo del Vetro rende omaggio alla tradizione del vetro soffiato e in particolare a quella del vetro a bolle, la specialità del villaggio di Biot. La protezione del savoir-faire si consegue con l’esposizione di strumenti e oggetti antichi legati all’arte vetraria ma anche con la trasmissione di una tecnica e di una passione alle nuove generazioni di soffiatori. Per far scoprire l’arte del vetro soffiato al pubblico, l’Ecomuseo propone visite guidate e dimostrazioni della fabbricazione di un esemplare in vetro, ma anche stage di apprendimento per imparare a soffiare il vetro.