
Le vetrerie
Dal 1956, i maestri vetrai di Biot lavorano la materia in fusione dando vita a esemplari unici di una luminosità impareggiabile. Vieni a scoprire le molteplici opere create dagli artigiani visitando i loro atelier e le loro gallerie.

Vetreria FARINELLI
Ex-allievo del maestro vetraio Raphaël Farinelli, Sébastien Sappa ha ripreso la vetreria che porta il suo nome, senza perdere la tradizione del vetro a bolle che l'ha resa famosa.
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La Verrerie de BIOT®
La prima vetreria di Biot, creata nel 1956 grazie all'impulso di Éloi Monod, presenta oggi atelier, gallerie e una grande boutique per far scoprire al pubblico l'arte vetraria, simbolo del villaggio di Biot.
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Centro del Vetro Contemporaneo
Situata nell'antico frantoio di Biot, la vetreria di Robert e Antoine Pierini è un luogo emblematico dell'arte vetraria contemporanea.
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Vetreria du Val de Pôme
Daniel e Christophe Saba perpetuano la tradizione del vetro soffiato valorizzando al contempo il principio del vetro "cannelé", il loro marchio di fabbrica.
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Nicolas LATY
Le opere dai colori brillanti di questo maestro vetraio ti faranno entrare in un mondo immaginario popolato di creature di vetro piene di vita e di magia.
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Léo GLASSDREAM
A metà strada tra la fantascienza e l'arte primitiva, le creazioni in vetro di Léo Glassdream sono realizzate in due fasi. A caldo, il processo di scultura gli permette di creare espressioni, mantenendo forme minimaliste e cercando di superare i limiti del materiale. Poi, a freddo, seconda della forma ottenuta, viene costruita una narrazione fatta di segni e forme disegnate ispirate alla cultura del tatuaggio Maori.
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Eddie LEGUS
Eddie Légus è nato a Baccarat, la città del cristallo, ed è quindi naturale che, all'età di 14 anni, abbia iniziato un apprendistato presso René Georges Baillet MOF 1965, utilizzando questo nobile materiale e una tecnica particolarmente difficile da apprendere: la lavorazione del vetro artistico con la fiamma ossidrica.
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Cesium
Già da piccolo conosceva il calore dei forni, il balletto dei vetrai che raccoglievano il materiale fuso, un semplice magma a cui davano forma e colore, grazie al fuoco che riscaldava la materia, all'aria che respiravano e all'acqua indispensabile per raffreddare gli strumenti.
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