I mestieri d’arte a Biot
"Che fine hanno fatto oggi i mestieri d'arte? Per quanto riguarda Biot, possiamo affermare che, grazie all'azione portata avanti nei decenni passati, i mestieri d'arte occupano un posto speciale"
In Biot dal settembre 1962
Quando, passando per Boulevard Saint-Germain a Parigi, davanti alla galleria du Siècle, rimasi a bocca aperta di fronte a una magnifica esposizione di gioielli in argento, non sapevo che questo incontro avrebbe cambiato la mia vita. Era il luglio 1962. A settembre ero già a Biot. Avevo appena concluso quindici anni di gioielleria e mi ritrovavo a fianco della grande creatrice svedese di gioielli Torun, presso la quale ho lavorato come assistente per sei anni. È così che da Biot sarebbe nata in Francia una nuova “scuola” del gioiello contemporaneo.
Durante lo stesso periodo una certa gioventù, appena uscita dalle scuole di formazione artistica e attirata dai grandi artisti come Picasso, Fernand Léger, Matisse o Chagall, avrebbe abbandonato la capitale per intraprendere l’avventura della creazione proprio vicino ai luoghi scelti dai loro prestigiosi predecessori. Iniziò così una corsa verso il sole, in direzione di mete come Biot, Vallauris, Saint-Paul de Vence, Cagnes-sur-Mer…
Con il passar del tempo, l’artigianato tradizionale si sarebbe trasformato in un’altra forma di artigianato in cui la parte creativa avrebbe dominato, dando vita ai “mestieri d’arte”.
Sia grazie alla diversità delle discipline esercitate. Sia grazie alla volontà dei protagonisti che hanno deciso di lavorare in modo cooperativo. Sia grazie all’approccio scelto, che consiste nel ricevere a turno il pubblico all’interno di una boutique, dove sono presentate e vendute le creazioni di tutti. E infine, grazie all’esigenza di creare oggetti esclusivi, sia in termini di qualità tecniche che artistiche.
Perciò ti rivolgiamo un invito speciale per condividere la nostra passione, venendo a trovarci a “La Boutique” in piazza della chiesa, nel centro storico di Biot.