La costruzione fu compiuta solo nel 1535, quando la seconda porta divenne l'ingresso principale. Il nome dell'architetto, Tadeus Niger, è inciso su un blocco sopra la porta laterale. La porta principale è sormontata da una statua in terracotta di Santa Maria Maddalena (1638).
In fondo alle scale a sinistra si trova una magnifica pala d'altare "La Madonna del Rosario", all'inizio del XVI secolo, attribuito a Louis Brea (1450-1523), capo della scuola conosciuta come la scuola dei "Primitivi di Nizza." Dipinta tra il 1500 e il 1510, questa pala d'altare rappresenta una Vergine della Misericordia che apre i fianchi del suo cappotto per proteggere l'umanità, principalmente dalla peste. La Vergine porta il bambino Gesù sul suo braccio sinistro ed entrambi tengono un rosario in mano. Sotto il manto protettivo, a destra della Vergine ci sono i fedeli, dal Papa ai più umili religiosi, e alla sua sinistra stanno i laici, dall'Imperatore alla gente semplice. Tutto attorno alla cornice gotica in legno dorato, i santi sono raffigurati (San Giovanni Battista, Santo Stefano, San Pietro, San Bartolomeo, St Julien, padrone della città, Santa Maddalena, a cui la chiesa era dedicata). Belle sculture in legno dorato incorniciano gli altari di Santa Maddalena e la Madonna dei Sette Dolori.
Un frammento di iscrizione romana è incastonato nel muro a sinistra dell'altare. È grazie a una stele romana trovata nel 1932, esposta al Museo di Biot, che viene fatta un'ipotesi plausibile sull'origine del nome di Biot. Potrebbe venire dal nome di una divinità celtica, il dio Bugio. Molti resti di questo periodo sono visibili a Biot, come il monumento della Capra d'oro.
Di fronte alla chiesa e su una grande parte della piazza delle Arcades, è stata implementata la particolare tecnica della calade. La parola "calade", che si riferisce anche a un vicolo ripido, è di origine provenzale e significa ciottolo. Serve a nominare questo mosaico primitivo formato da ciottoli piatti posti sul bordo, un processo che avrebbe avuto origine in Italia. Scelti sulla spiaggia vicina, i ciottoli sono stati accuratamente selezionati in ordine di grandezza e in base all'effetto cromatico desiderato, dal grigio al rosso, passando per tutte le sfumature intermedie.
Sul fronte della chiesa, il pavimento è fatto di ciottoli policromi che disegnano due croci maltesi, la data del 1685 e una bella rosetta con un fiore di giglio. La croce di Malta, contenuta tra le braccia di Biot, è legata all'ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di cui era l'emblema. Gli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, divenuti nel 1530 Cavalieri di Malta, sono co-signori di Biot e condividono i loro diritti con il Vescovo di Grasse fino alla rivoluzione. Dal 1995 al 1998, la chiesa subì un completo restauro del tetto e delle sue facciate.