La traiettoria di Gaëtan Essayie si radica naturalmente nello studio di suo padre Denis Essayie, formato negli anni '60 con Viviana Torun. Fedele alle sue scelte tecniche, l'arte della curva e il legame con un unico filo d'argento è il vero paletto della sua estetica, che deve secondo lui rimanere soprattutto funzionale.
Dal 2008 e l'apertura del suo laboratorio a Biot, Gaëtan continua ad esplorare il volume di impostazione del filo d'argento e l'attaccamento del gioiello che lo rendono un marchio forte e riconoscibile. I fermagli sono intriganti, svolgono la loro funzione in segreto. Infatti, la maggior parte dei modelli non include la saldatura.
Dal 2013 al 2017, si stabilisce con i suoi strumenti a Berlino nel laboratorio collettivo Volksluxus, nel cuore del distretto cosmopolita di Kreuzberg. Ispirato da incontri artistici e energia pulita a Berlino, ha sperimentato collaborazioni ed è stato interessato a come un gioiello può interagire con la meccanica del corpo, deviare, limitare. Crea una serie di maschere, definendo una nuova sfaccettatura del suo lavoro, destinato a spettacoli artistici. Tra artigianato e design, senza la necessità di appartenere a nessuna categoria, Gaëtan Essayie continua ad esplorare il gesto e il materiale.
Nel 2018, 10 anni dopo il suo debutto, ritorna al suo laboratorio di Biot.